Sabato 22 ottobre e domenica 23, rispettivamente a Roma nei pressi dell’ambasciata della Federazione Russa e a Milano in Piazza Duomo, si sono svolte le manifestazioni per la #VeraPace. L’hashtag ufficiale è eloquente. Per vera pace si intende una pace che contempli l’integrità morale, territoriale e culturale degli aggrediti, ed il rispetto per la loro dignità. Una “pace” che non si limiti ad indicare la semplice deposizione delle armi, chiudendo gli occhi di fronte a quelle che sarebbero le conseguenze di lasciare una giovane democrazia disarmata di fronte ad un aggressore autoritario che ha già dimostrato quanto poco prenda in considerazione gli accordi internazionali ed il valore della vita.
“Noi giovani attivisti chiediamo pieno sostegno alla Resistenza Ucraina. Il regime di Putin deve abbandonare i territori ucraini occupati illegalmente e per fare questo bisogna supportare l’Ucraina anche con sanzioni e invio di armi. Vogliamo che l’Italia continui a prendere una posizione netta e diciamo NO ai finti pacifismi alimentati da leader come Conte e Berlusconi, che proponendo disarmo e stop all’invio di armi all’Ucraina stanno dalla parte di Putin e dell’invasore russo”
Queste le dichiarazioni dei due giovani coordinatori del Comitato Giovani per l’Ucraina, l’immoderato Matteo Hallissey e Francesco Intraguglielmo, i quali sono stati anche ospitati dall’Ambasciata Ucraina come ringraziamento.

Un tema, quello del finto pacifismo, affrontato anche da Immoderati in più occasioni e da più autori. Jacopo Soregaroli ad esempio scrive, in Appello alla guerra:
“Negare il diritto alla guerra a chi combatte per la propria libertà è un gesto imperdonabile. C’è chi lo rivendica a gran voce non solo opportunisticamente per gli altri, ma pure sinceramente per sé, nella misera speranza di poter barattare il domani altrui per il proprio di fronte all’invasore, ignaro che nessuno può darti la libertà.”
Oppure Simone Conversano, in “Né con Putin, né con la NATO” è un manifesto contro la pace:
“Chi dice “né con Putin, né con la NATO” è più complice di tutti, e per ragioni perfettamente razionali. Pur scongiurando, giova ripeterlo, ogni possibile deriva mondiale del conflitto e confidando in risoluzioni “pacifiche”, privarci di un patto come la NATO proprio adesso che se ne sente il bisogno equivale a disarmarci, spogliarci e compiere un harakiri collettivo davanti alla psicosi di Putin, non aiutando né le vittime dell’invasione ucraina, né il resto dell’Occidente, ma anzi prostituendolo alle perversioni dell’identitarismo espansionista russo. Non esiste libertà senza la pace, e noi dobbiamo difendere la libertà ad ogni costo. Che, in questo caso, significa ragionare in concreto e non per ideali.”

Alle manifestazioni per la vera pace del 22 e 23, insieme alla comunità ucraina, hanno aderito i partiti Più Europa, Azione, Italia Viva, Volt, Radicali Milano e Giovani Democratici Milano, Partito Democratico, nonché le associazioni RLS, Associazione Piero Capone, Movimento Giovani, Yourope, Liberi! Appello LibDem, Base Italia, Comitato Ventotene, Liberi Oltre le Illusioni, Immoderati, AlterThink, UA Milan, ForzaUcraina, Terra Libera, Comunità dei Russi Liberi, Federazione Italiana Diritti Umani. In piazza con il Comitato saranno presenti anche Oles’ Horodetskyy, i parlamentari Riccardo Magi e Benedetto della Vedova di +Europa, Lia Quartapelle e Andrea Casu del Partito Democratico.
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